Da sempre il rivestimento in pietra gode di un fascino unico e suggestivo, pertanto in un momento storico di riqualificazione energetica dei nostri edifici, sempre più proprietari si ritrovano a decidere se apportare un cappotto termico e perdere un rivestimento in cortina o pietra, oppure lasciare tutto com’è a scapito del miglioramento energetico del proprio edificio.
Il rivestimento in pietra o cortina è possibile?
L a buona notizia è che Il rivestimento con elementi in pietra è possibile solo su un cappotto perfettamente ancorato al fondo, e laddove esistano le resistenze meccaniche a trazione sufficienti a sostenere un rivestimento di almeno 50 Kg/mq.
Nel caso di sostegni già esistenti, Sistemi con pannelli in lana di roccia, o Sistemi su intonaci deboli, ci si dovrà affidare ad un fissaggio meccanico alla sottostante struttura portante. Si procederà quindi applicando una rete metallica elettrosaldata di filo zincato 2 mm a maglia 5x5cm fissata tramite tasselli di adeguata lunghezza ed adeguate caratteristiche tecniche per agganciarsi alla struttura di sostegno portante. Seguirà una rasatura con il medesimo collante per cappotti, fino a copertura completa della rete metallica stessa. A completa asciugatura ed indurimento dello strato di collante di copertura della rete metallica, la superficie risulta pronta per la posa dei rivestimenti in pietra.
Il rivestimento con elementi in pietra ricostruita
La posa in opera di un Sistema a cappotto da rivestirsi in pietra ricostruita non differisce nella sostanza dalla posa di un sistema tradizionale. La differenza più rilevante è che entrambi gli strati di rasatura saranno armati, per poter conferire al rivestimento una maggiore resistenza ai carichi.
Nello specifico si procederà come di seguito descritto.
Il rasante (intonaco di fondo) va impastato con acqua pulita, preferibilmente con un trapano mescolatore a basso numero di giri per il tempo necessario ad ottenere una pasta morbida e tissotropica, seguendo comunque le modalità descritte nella relativa scheda tecnica e rispettando sempre le avvertenze in caso di applicazione con situazioni climatiche sfavorevoli.
Dopo il fissaggio dei pannelli, e dopo aver rinforzato gli angoli di porte e finestre, e gli angoli interni ed esterni, si procede con l’applicazione del rasante (intonaco di fondo) sulla totalità delle superfici avendo cura di annegare la rete d’armatura per rasanti nell’intonaco fresco, e di sovrapporre i teli di almeno 10cm. A seconda dello spessore previsto del rasante, la rete va posizionata a metà oppure nel terzo esterno dello spessore. Ricordarsi di segnare i punti di tassellatura sul rasante ancora fresco. Rasare poi uniformemente per coprire tutta la rete di armatura. Evitare assolutamente di stendere l’armatura direttamente sul pannello isolante e poi rasare sulla stessa.
Ad essiccazione completa del rasante si può procedere con la tassellatura dei pannelli. La tassellatura è sempre consigliata per ottenere la massima stabilità del sistema. I tasselli saranno scelti di una lunghezza maggiorata di 50mm rispetto allo spessore dell’isolante. Regolare di conseguenza la profondità dei fori secondo la lunghezza dei tasselli più 10mm, e forare solo dopo l’indurimento del collante (dopo circa 24 ore). La quantità è di almeno 6 tasselli/mq ma può essere aumentata in funzione di zone specifiche particolarmente sollecitate. Lo schema tipico di tassellatura a T prevede un tassello per ogni incrocio dei giunti più uno centrale.
Trascorse almeno 24 ore dalla prima mano, si applica la seconda mano di rasante e sullo strato fresco si annega l’armatura di rinforzo in fibra di vetro per rasanti, passando la superficie con la spatola e sovrapponendo i teli nelle giunzioni per almeno 10 cm. Si rasa poi uniformemente per coprire tutta la rete di armatura.
Dopo almeno 24 ore dalla stesura della rasatura, si procede alla posa della pietra ricostruita. Nelle applicazioni esterne si consiglia di spalmare anche il rovescio delle pietre per impedirne che rimangano cavità, causa di possibili infiltrazioni e danni causati dall’acqua meteorica. Le pietre si applicano esercitando una pressione sufficiente ad assicurare il completo contatto con l’adesivo.
Trascorse almeno 24 ore dal fissaggio delle pietre si procede con il riempimento completo delle fughe interposte alle stesse, anche mediante l’uso di una idonea ‘sac à poche’. Si rifinisce poi il tutto con l’ausilio di un pennello umido.
Il rivestimento con elementi ceramici o simili
Il rivestimento con elementi ceramici (quali piastrelle ceramiche, gres, clinker, ecc…) avviene in maniera analoga a quanto visto per il rivestimento con elementi in pietra ricostruita. Si elencano di seguito le fasi principali:
- controllo della planarità del supporto
- incollaggio dei pannelli isolanti con spatola dentata in senso verticale
- stesura del collante con spatola dentata in senso verticale
- stesura della rete d’armatura dall’alto verso il basso, sovrapponendola nelle zone di contatto per almeno 10 cm
- tassellatura: almeno 5 tasselli per mq
- prima mano di rasatura a copertura e riempimento della rete d’armatura in senso verticale
- seconda mano di rasante (rasante di adesione)
- posa della seconda rete d’armatura
- rasatura finale a copertura della seconda rete d’armatura
- incollaggio degli elementi ceramici o simili mediante la tecnica del Floating-Buttering
- stuccatura delle fughe fra gli elementi
- pulizia
Note: La cosa importante da valutare sempre e prestare molta attenzione è che nelle murature che compongono l’involucro edilizio, non ci siano formazioni di umidità, proprio per questo ti invito al leggere il nostro articolo sull’umidità nei cappotti termici.https://www.wallsafe.it/consigli/cappotto-termico-umidita-di-risalita/
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